Materia (Terra)

l’album che apre

il nuovo progetto discografico in tre album

di MARCO MENGONI

Nell’estate 2022 per la prima volta Marco Mengoni live negli Stadi

19 giugno stadio San Siro – Milano

22 giugno stadio Olimpico – Roma

#MarcoNegliStadi

È Materia (Terra) il nuovo albumdi Marco Mengoni, disponibile da venerdì 3 dicembre per Epic Records Italy / Sony Music Italy e già in pre-order, pre-save e pre-add, che arriva a più di due anni dal successo multiplatino di Atlantico.

Materia (Terra) è l’inizio di un nuovo progetto: Materia, un percorso in tre album che raccontano tre anime differenti, ma complementari, che uniscono le origini di Mengoni, le sue ricerche sonore e la sua attenzione verso la contemporaneità. Tre mondi sonori differenti che rappresentano e raccontano la sua unicità musicale, attraverso la narrazione di ciò che per lui è importante.

Materia (Terra) è il primo di questi tre album e parte dalle sue radici, da quel passato che ha reso Mengoni la persona che è oggi, da quel contatto che in questi ultimi due anni tanto ci è mancato; un contatto umano e musicale, che passa attraverso i suoi ricordi, gli ascolti e le riflessioni che il cantautore da sempre condivide attraverso le sue canzoni. Il passato si fonde qui con il presente che a volte spaventa, guardando al futuro con ottimismo; le parole raccontano i cambiamenti, la voglia di incontrarsi e fidarsi, la paura, la necessità di perdonarsi, le diverse sfumature dell’amore, fino alla solitudine, che diventa risorsa.

Materia (Terra) racconta il percorso del cantautore che in maniera inequivocabile dà valore alla riflessione, alla necessità di prendersi il proprio tempo, alla lentezza e alla pazienza. Un’analisi attenta sul mondo che viviamo, sui rapporti umani e sulla necessità di vivere le emozioni a pieno, con onestà e senza paure. Un percorso di crescita personale e di analisi che ha impegnato il cantautore per oltre due anni: “ho avuto le idee molto chiare, fin dall’inizio, su tutto il progetto. Sapevo esattamente da dove partire, cosa volevo raccontare e come.” Un’urgenza comunicativa e personale che porta Marco a definire questo “un disco giusto” per se stesso e per il momento, che risponde all’esigenza di ripartire dalle origini, di parlare di Terra per comprendere, senza mai giudicare, prima di tutto noi stessi e tutto quanto avviene attorno a noi.

Terra è nascita, evoluzione, movimento. È dove si appoggiano i piedi per non perdere l’equilibrio. È dove Marco può continuare a crescere.

Terra è la musica che Mengoni ha scelto, “che istintivamente cerco per trovare il mio centro, è lì che torno ogni volta”; soul, blues e gospel sono i generi musicali che fin dall’infanzia appartengono ai suoi ascolti, anche famigliari, a cui il cantautore ha sempre guardato lungo il suo percorso di ricerca musicale dettato da profonda curiosità e che, da sempre, sono presenti nel suo lavoro.

Nasce così Materia (Terra) che si sviluppa lungo 11 tracce (13 nella versione CD) e apre con il singolo attualmente in rotazione, Cambia un uomo, un brano intenso, profondo e avvolgente che “è istintivamente diventato il singolo di presentazione, aveva in sé tutti gli elementi di questo disco”. Il brano introduce così perfettamente l’ascoltatore a questo viaggio; la sua matrice soul gospel svela la direzione musicale del progetto e aiuta a immergersi con la giusta intensità tra le riflessioni del cantautore. La tracklist prosegue con Una canzone triste, un titolo “ingannevole” smentito dall’andamento e dal testo del brano che incoraggia l’ascoltatore a mettere a fuoco la parte più positiva di un momento difficile e celebra la bellezza della semplicità quotidiana. Segue Il meno possibile (feat. Gazzelle), un flusso di coscienza dopo una separazione in cui i ricordi di quello che è stato si alternano ad assenze e mancanze del presente. Gazzelle, cantautore protagonista della più attuale scena musicale, dopo aver firmato Calci e pugni (Atlantico On Tour), torna a collaborare con Marco e  con la sua voce schietta, si inserisce perfettamente nel brano, ampliandone anche lo spettro armonico, “avevo bisogno di rimettere i piedi a terra in questo pezzo e Gazzelle è stato perfetto in questo” interpretando un pensiero più maturo: che i ricordi assumano il giusto peso e diano quindi il corretto valore ad una relazione, anche se chiusa. In due minuti è la fotografia di un momento di crescita e consapevolezza di Mengoni che vuole ricordarsi (e ricordare) di fare tesoro gli insegnamenti che derivano dalle esperienze del nostro percorso, come sempre nel bene e nel male, e a dare, proprio in base al nostro vissuto, a pensieri e problemi il giusto valore. Mi fiderò (feat. Madame) è un up-tempo sulla fiducia, fatta non solo di promesse ma anche di istintività e fisicità. Madame, la giovanissima cantautrice che ha ridefinito e mischiato i canoni musicali tradizionali, “una voce con tanto blues al suo interno, con una capacità comunicativa profondissima” – così la descrive Marco- ha scritto di getto la sua parte e ha lasciato al brano il suo tocco distintivo affiancando Mengoni nel racconto di un bisogno di fisicità primordiale. Segue Ma stasera (certificato Doppio Platino e colonna sonora dell’estate 2021), la fotografia di un rapporto umano vero, ricco di contraddizioni, con i versi che si susseguono come in contrapposizione l’uno con l’altro per raccontare questa complessità. Proibito è una riflessione sulle relazioni d’oggi caratterizzate da una perfezione solo apparente, che nascono e finiscono con troppa rapidità, così come in velocità si muove la società d’oggi. Rapporti che si esauriscono per l’incapacità dei singoli di impegnarsi a superare anche i più piccoli ostacoli, mentre l’augurio di Mengoni, che arriva nello special, in una nota vocale, è di trovare la verità nei rapporti, nel bene e nel male. Luce è la traccia più “vera” di tutto il disco: è stata registrata, infatti, in presa diretta da Mengoni con una band da 15 elementi, “luce è energia, movimento, creazione e cambiamento, e quindi il rapporto con la nostra origine, la nostra Terra, la nostra forza” che per Mengoni è la relazione con la figura materna e proprio a sua madre – a cui tutto il disco è dedicato – Mengoni canta la sua gratitudine raccontandone la forza, il senso di protezione e l’amore incondizionato. Un fiore contro il diluvio è la lotta contro l’egocentrismo, una richiesta d’aiuto per contrapporre all’individualismo la capacità di saper stare gli uni vicini agli altri, a non lasciarsi soli, ma anche a comprendere (e non colpevolizzare) chi non ha gli strumenti per supportarci. Un inno alla condivisione, al muoversi insieme, alla forza che possiamo avere uniti.

All’interno della tracklist compaiono anche due appunti (con data di registrazione), inseriti con l’intento di accompagnare l’ascoltatore nelle atmosfere del disco, due punteggiature per immergersi nelle sonorità di Materia (Terra). Appunto 1. 23-01-2021, una nota registrata da Marco durante la realizzazione dell’album che raccoglie tutti gli elementi melodici che si trovano poi nelle varie tracce “quasi un mantra che mi sono ritrovato a cantare di notte accompagnandomi al pianoforte. Il processo di creazione di un disco non è semplice, si cambia durante la stesura di un album, è un lavoro in continua evoluzione e, in questa occasione, ancora una volta, la musica mi ha schiarito le idee, tutto andava bene.” Appunto 2. 14-05-2021 realizzato durante le prove di registrazione delle voci e che richiama la tradizione gospel, ancora a riprendere le suggestioni musicali del disco.

Materia (Terra) è un album quasi palpabile, omogeneo, in cui gli strumenti “suonati” sono protagonisti sperimentando una nuova contemporaneità, che muove dalla ricerca, risalendo fino ai primi ascolti musicali di Marco Mengoni: soul, blues, gospel e funk, che sono la sua Terra.

Lo studio di Mengoni è stato la casa diMateria (Terra), dove sono confluite tutte le idee e dove tutti i brani hanno preso la loro prima forma nella fase di pre-produzione, seguita in prima persona da Marco, che ha curato anche la produzione vocale di tutti i brani.

I brani diMateria (Terra) sono corposi, musicalmente quasi tangibili, e si esprimono secondo la loro natura che si è rivelata fin dal primo approccio in studio. Questa impronta caratterizza tutto l’album, entrando in maniera originale in ogni traccia, mantenendo questo carattere di veridicità e originalità, dalla big band di 15 elementi di Luce, al minimalismo di Un fiore contro il diluvio, con gli strumenti che si dispongono come attori attorno al cuore pulsante rappresentato dalla voce e piano elettrico (Wurlitzer). Dagli archi di Rob Moose (Bon Iver, Paul Simon, John Legend) in Proibito a quelli della Budapest Scoring Symphonic Orchestra che incontrano il funk di Mi fiderò, un brano costruito da “stanze sonore” diverse, che prosegue nel solco tracciato da Ma stasera – due tracce unite anche dalla produzione di Purple Disco Machine – che fa entrare nell’album la disco-funk e le atmosfere anni ’80, recuperando sonorità appartenenti alla nostra storia musicale con una forte presenza suonata. Dal soul gospel di Cambia un uomo al suono vintage attualizzato che caratterizza Una canzone triste con il suo loop di pianoforte. Il meno possibile riprende le atmosfere del soul di stampo britannico con ritmica hip-hop mentre In due minuti le voci si moltiplicano in un coro gospel fino a far perdere, volutamente, il ruolo di voce solista a Marco.

In questo progetto Mengoni ha scelto di coinvolgere diversi produttori, scelti partendo dalla loro visione artistica, per avere un contributo eterogeneo, sviluppato sulle singole tracce, ma senza mai perdere di vista la coerenza con la natura dell’album. Così Cambia un uomo viene prodotta da MACE, producer multiplatino che arriva da clubbing e underground, in grado di unire mondi e immaginari totalmente diversi, insieme a Venerus, eclettico cantautore, polistrumentista e produttore. A Tino Piontek – in arte Purple Disco Machine – il dj/producer multiplatino che ha scalato le classifiche mondiali con la Hit Hypnotized, dopoMa stasera viene affidata anche Mi fiderò. Taketo Gohara, sofisticato producer e sound designer di fama internazionale produce In due Minuti. Per la prima volta collabora con Marco, Ceri, considerato uno dei produttori più innovativi in ambito indie/pop, che con E.D.D., alias per i lavori come producer di Giovanni Pallotti, bassista e produttore da tempo al fianco di Marco, produce Una canzone triste e il Meno Possibile. Per Luce e Un fiore contro il diluvio la produzione porta la firma ancora di E.D.D. con lo stesso Mengoni. La produzione di Proibito è stata seguita da B-CROMA, duo di giovani produttori italiani dall’attitudine moderna/contemporanea con FLIM, formazione composta da musicisti collaboratori di lunga data di Mengoni (Davide Sollazzi, Massimo Colagiovanni e Giovanni Pallotti), e con il contributo di Andrea Suriani, uno dei più affermati fonici di studio e live, che ha curato anche mixaggio e mastering dell’intero album.

La direzione artistica di Materia (Terra) è di Marco Mengoni con Giovanni Pallotti.

Materia (Terra) sarà disponibile in digitale, in formato CD e in tre versioni vinile: MATERIA (TERRA) – LP Gold Metallic, MATERIA (TERRA) – LP Black 180gr e MATERIA (TERRA) – LP Purple (versione autografata, disponibile solo su Amazon.it).

Materia (Terra) sarà disponibile all’ascolto in audio spaziale in formato Dolby Atmos con la possibilità per tutti i fan di accedere a uno speciale abbonamento ad Apple Music al link Apple.co/materiaterra per ascoltare l’album con una qualità audio all’avanguardia e vivere un’esperienza immersiva.

Con il progetto Materia (Terra) prosegue l’impegno di Marco Mengoni per sensibilizzare contro l’uso di plastica monouso tanto da scegliere come packaging, primo in Italia, un greenbox 100% plastic free, con carta proveniente da una filiera di approvvigionamento gestita in modo responsabile (con certificazione FSC).

Inoltre, per ridurre quanto più possibile l’impatto della realizzazione dell’album sull’ambiente e creare un rapporto tra Musica e Natura ancora più stretto, Materia (Terra) continuerà il suo ciclo vitale anche fuori dai canali convenzionali: nascerà infatti il bosco di Materia (Terra) grazie alla collaborazione con VAIA, startup che ha come obiettivo dare nuova vita al legno degli alberi abbattuti dall’omonima tempesta, sostenere le comunità del territorio attraverso il lavoro degli artigiani locali e ripristinare le foreste colpite.

E ancora la maxi affissione apparsa a Milano con la riproduzione della copertina dell’album, dipinta olio su tela dallo stesso Mengoni, vivrà una nuova vita dopo il disallestimento, una parte sarà destinata – grazie alla collaborazione con Spotify – ad alcuni fortunati fan che riceveranno una porzione del telo autografata, mentre il resto, per evitare ogni dispersione nell’ambiente, sarà parte del progetto di inserimento lavorativo della Cooperativa Sociale Rio Terà dei pensieri di Venezia che offre ai detenuti del carcere maschile di Santa Maria Maggiore un percorso formativo e di riabilitazione professionale con il Laboratorio di riciclo del PVC e la creazione de Le malefatte: borse ed accessori coerenti nella filiera di eticità ed ecosostenibilità.

Un segnale forte che segue la recente inaugurazione in occasione del National Geographic Fest 2021 a Milano, insieme a Jill Tiefenthaler, prima CEO donna della National Geographic Society, della mostraPlanet or Plastic?, della cui omonima campagna Mengoni è da anni ambasciatore e che avrà ulteriori step, anche editoriali, di collaborazione per tutta la durata del progetto Materia. A settembre inoltre, Mengoni aveva inaugurato, con una performance unica, il Salone del Mobile, oltre ad aver prestato la voce all’installazione sonora Resonantrees performing Marco Mengoni (ideata e realizzata dal Sound Artist Federico Ortica), che ha dato vita a un “foresta urbana risuonante” che accoglieva i visitatori all’esposizione, in cui gli alberi sono diventati generatori di onde acustiche, facendo risuonare la voce e le melodie del cantautore.

Da sempre attento alle contaminazioni tra generi ed arti e molto curioso sui possibili sviluppi, anche inattesi, della creatività, Marco Mengoni ha pensato di creare per Materia (Terra) un nuovo percorso fuori dall’ambito strettamente musicale: grazie all’incontro con gli studenti di Scuola Holden, vero caposaldo dell’insegnamento della scrittura in Italia, i tre album che compongono Materia avranno anche una declinazione in varie forme di scrittura creativa, senza vincoli di forma. Gli studenti seguiranno, infatti, il percorso dell’intero progetto Materia, raccontando con le loro parole le emozioni, i temi e le influenze che Mengoni ha voluto in questo lavoro discografico, dandogli così una forma diversa e una visione nuova.

Per presentare Materia (Terra) nasce solo nei giorni della release, nascosto nel cuore di Milano, uno speakeasy inaspettato. Un club misterioso, creato per l’occasione, che racconta delle sonorità e dei contenuti del nuovo progetto di Marco Mengoni. Ogni sera il cantautore si esibirà, accompagnato da una band di 9 elementi, presentando live per la prima volta i brani dell’album. In una delle serate, ad assistere, grazie ad un’iniziativa sviluppata con Amazon Music, anche alcuni fortunati fan che potranno vivere quest’esperienza immersiva unica.

Marco Mengoni, dopo il successo del #MengoniLive2019 – Atlantico Tour, nell’estate 2022 sarà inoltre protagonista di due concerti eccezionali, i suoi primi live negli stadi.

Un’esplosione di energia e condivisione con il suo pubblico, in una dimensione per Mengoni fino ad ora inedita: MARCO NEGLI STADI, organizzato e prodotto da Live Nation, sarà il 19 giugno 2022 allo Stadio San Siro di Milanoe il 22 giugno 2022 allo Stadio Olimpico di Roma.

I biglietti per le date di Milano e Roma sono disponibili su www.ticketmaster.it, www.ticketone.it e www.vivaticket.com. Per maggiori informazioni visita la pagina: livenation.it/marconeglistadi.

Radio Italia è la radio partner del tour.

In occasione dell’uscita di Materia (Terra) a breve tornerà, dopo la prima fortunata stagione, Il Riff di Marco Mengoni, il podcast del cantautore disponibile gratuitamente su tutte le piattaforme di streaming e podcast e in cui Marco ha incontrato e chiacchierato con personaggi provenienti dai mondi più svariati: dalla politica al mondo dello spettacolo, dal digitale alla televisione, dallo sport alla scienza, tra i tanti Beppe Sala, Neri Marcorè, Antonio Dikele Distefano, Alessandro Cattelan, Vincenzo Mollica, Paolo Nespoli e Paola Cortellesi. Marco Mengoni – primo artista italiano a realizzare un proprio podcast – racconta così il progetto che riparte con nuove chiacchiere ai personaggi più vari indagando, in ogni puntata, attorno, appunto, al significato di Riff: “Ascoltando tanta musica, ho iniziato a pensare alla potenza del riff, quando funziona e quando è fatto bene. Così mi sono chiesto: che cosa è un Riff nella vita di una persona? Una cosa che ti caratterizza, nella vita come nel lavoro, una costante che ognuno riconosce in sé stesso. L’ho chiesto prima di tutto a me e credo di aver trovato la mia risposta… poi mi è venuta voglia di chiederlo agli altri.”

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