Scusate il ritardo, avrebbe detto Massimo Troisi e ci scusiamo anche noi che solo oggi riusciamo a postare la seconda parte dell’articolo riassuntivo sulla 76esima edizione del Festival di Cannes. Dove eravamo rimasti? Ah a sabato, a Martin Scorsese e al suo strabiliante cast di Killers of the flower moon. Ma è lunedì 22 che è arrivata la svolta quando ad essere presentato è stato Anatomie d’une chute di Justine Triet,

Scusate il ritardo, avrebbe detto Massimo Troisi e ci scusiamo anche noi che solo oggi riusciamo a postare la seconda parte dell’articolo riassuntivo sulla 76esima edizione del Festival di Cannes. Dove eravamo rimasti? Ah a sabato, a Martin Scorsese e al suo strabiliante cast di Killers of the flower moon. Ma è lunedì 22 che è arrivata la svolta quando ad essere presentato è stato Anatomie d’une chute di Justine Triet, futuro vincitore della Palma d’oro come miglior film, incantando pubblico e critica e finendo ben oltre l’asticella di gradimento di ogni spettatore.

ANATOMIE D’UNE CHUTE – Justine Triet

Il carpet si è riempito di colore quando a comparire è stato Wes Anderson e il suo colorito e numeroso cast di star, tra cui Margot Robbie, Tom Hanks, Scarlett Johansson, Bryan Cranston, Steve Carell, Rupert Friend, Edward Norton, Adrien Brody, Tilda Swinton, Willem Dafoe, giusto per citarne alcuni, per presentare la sua ultima (chiacchierata) fatica Asteroid City coloratissimo film ambientato nel 1955 quando l’esercito americano costringe gli abitanti e i visitatori della cittadina di Asteroid City a rimanere in quarantena a seguito di strani e misteriosi eventi che sembrano di origine aliena.

ASTEROID CITY – Wes Anderson

Mercoledì 24 maggio è toccato agli italiani. Sia Rapito di Marco Bellocchio che Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti sono stati presentati a qualche ora di distanza. Accolti molto bene dalla critica francese che ha dovuto attendere fino al giovedì per godersi la visione del terzo film in gara italiano, La chimera di Alice Rohrwacher. Certo è che pur non essendo riusciti a portare a casa l’ambito premio, tutti i film italiani in gara, le storie che narrano e i loro conseguenti registi, sono stati accolti con critiche positive e ottime recensioni, dimostrando ancora una volta quando il cinema nostrano sia apprezzato oltralpe e non solo. La lunga e pomposa cerimonia di chiusura si è svolta lo scorso sabato. Vi lascio qui il link per recuperare tutti i premiati. Sperando di essere riusciti a farvi un resoconto interessante e non banale di questi intensi dieci giorni di Cannes non ci resta che augurarci un arrivederci al prossimo anno.

IL SOL DELL’AVVENIRE – Nanni Moretti
RAPITO – Marco Bellocchio

 

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