“Il teatro per me è stato un aiuto fondamentale per combattere la mia timidezza”. A parlare è Pio Stellaccio, attore nato a Salerno, ormai romano d’adozione, che si è raccontato nel corso dell’incontro con i piccoli giurati della sezione Elements 10+.

Tante le domande rivolte a Stellaccio, tra queste, come ha incominciato la sua carriera di attore: “Ho iniziato per curare la mia timidezza. A 19 anni non sapevo assolutamente cosa fare della mia vita, e il teatro è stato una grande risposta”. Molto attento ai ruoli che gli vengono assegnati, Stellaccio è sempre attento a quello che il pubblico può pensare delle sue interpretazioni: “io penso sempre al pubblico quando recito. Indubbiamente il ruolo di un cattivo sarebbe bello da interpretare, ma mi preoccuperebbe molto il messaggio che riuscirei a veicolare con la mia interpretazione”.

Un personaggio che lo ha fatto crescere e maturare professionalmente e umanamente è quello di Riccardo Lerro, realmente esistito, un poeta e attivista politico del secondo dopoguerra confinato in Puglia, figlio di antifascisti ma dai principi rigidi: “Un personaggio che mi ha fatto crescere tanto. Vorrei avere la metà dei valori che aveva quest’uomo, e un giorno spero di diventare come lui”. Alla domanda di un ragazzino che chiedeva qualche consiglio per chi volesse diventare attore, Stellaccio ha risposto di “sognare, sognare davvero. Se vi rendete conto che recitare è qualcosa che amate, fatelo e basta. Io l’ho fatto, e mai avrei immaginato di amare questo lavoro, al di là della notorietà e del successo”.

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